Pembrolizumab conferisce un beneficio duraturo come trattamento di terza linea nel carcinoma polmonare a piccole cellule avanzato
Pembrolizumab ( Keytruda ) ha dimostrato attività antitumorale e ha indotto risposte durature nei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule ( SCLC ) in stadio avanzato che avevano ricevuto due o più linee precedenti di terapia, in base ai dati aggregati di due studi KEYNOTE.
Fino al 70% dei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule ha una malattia avanzata alla diagnosi.
Le attuali linee guida offrono una varietà di opzioni di trattamento di prima e seconda linea; tuttavia, per i pazienti che richiedono terapie di terza linea, non ci sono raccomandazioni specifiche, e la prognosi è decisamente sfavorevole.
Sono stati presentati i dati sugli esiti di 83 pazienti ( età media, 62 anni; range, 24-84; 64% uomini ) che hanno ricevuto Pembrolizumab, un anticorpo monoclonale anti-PD-1, come monoterapia in studi basket di fase 1b [ Studio KEYNOTE-028; n = 19 ) e di fase 2 [ KEYNOTE-158; n = 64).
I pazienti eleggibili presentavano carcinoma polmonare a piccole cellule avanzato, istologicamente / citologicamente confermato, incurabile, uno stato di performance ECOG pari a 0 o 1, erano naive all'immunoterapia, e avevano ricevuto due o più linee precedenti di terapia sistemica ( 36% tre o più linee ).
I pazienti in KEYNOTE-028 dovevano anche avere tumori che esprimevano PD-L1, mentre la positività per PD-L1 non era richiesta per KEYNOTE-158.
I partecipanti a KEYNOTE-028 hanno ricevuto 10 mg/kg di Pembrolizumab ogni 2 settimane, mentre quelli di KEYNOTE-158 hanno ricevuto 200 mg di Pembrolizumab ogni 3 settimane.
I pazienti sono rimasti su questi regimi per 2 anni o fino a tossicità inaccettabile.
Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) valutato secondo i criteri RECIST 1.1 ha rappresentato l'endpoint primario di entrambi gli studi.
La durata della risposta ( DoR ), la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) sono stati impiegati come endpoint secondari e sono stati determinati mediante analisi di Kaplan-Meier.
La revisione centrale indipendente ha valutato la risposta.
Al momento del cutoff dei dati, il follow-up mediano era di 7.7 mesi ( range, 0.5-48.7 ).
Il tasso di risposta globale è stato pari al 19.3% ( IC 95%, 11.4-29.4 ), inclusi 2 pazienti con risposta completa e 14 pazienti con risposta parziale. Di questi 16 responder, 14 erano PD-L1 positivi.
Quindici pazienti ( 18% ) presentavano malattia stabile, 45 ( 54% ) avevano malattia progressiva, 6 ( 7% ) non avevano una valutazione, e un paziente ( 1% ) aveva una risposta incompleta.
La durata mediana della risposta non è stata raggiunta ( intervallo, 4.1-35.8+ mesi ). Nove delle 16 risposte ( 61% ) sono durate per 18 mesi o più.
I tassi mediani di sopravvivenza senza progressione sono stati del 16.9% a 12 mesi e del 13.1% a 24 mesi, mentre i tassi di sopravvivenza globale erano del 34% a 12 mesi e del 21% a 24 mesi.
Tra tutti e 131 pazienti nei due studi KEYNOTE, inclusi quelli con una o più linee precedenti di terapia, l'8% ( n = 10 ) ha presentato eventi avversi correlati al trattamento di grado 3, nessuno ha presentato un evento avverso di grado 4 e il 2% ( n = 3 ) ha manifestato eventi avversi correlati al trattamento di grado 5, tra cui ischemia intestinale, polmonite ed encefalopatia.
Ventisette pazienti ( 21% ) hanno avuto eventi avversi o reazioni all'infusione immuno-mediati, tuttavia nessuno era di grado 5.
L'analisi aggregata era limitata dalla sua natura retrospettiva, esplorativa, e dal fatto che i due studi erano studi a braccio singolo.
I risultati dello studio sono particolarmente degni di nota, dato che i dati hanno mostrato che storicamente, i pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule nel trattamento di terza linea hanno un beneficio di sopravvivenza limitato, con una durata di risposta inferiore a 2 mesi e una sopravvivenza mediana di circa 2-3 mesi.
Dallo studio è emerso che la monoterapia con Pembrolizumab può fornire un beneficio clinico durevole con tossicità gestibile in questa popolazione di pazienti difficili da trattare. ( Xagena2019 )
Fonte: American Association for Cancer Research ( AACR ) Annual Meeting, 2019
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